Lo spettacolare museo di Storia Naturale a Calci, Pisa

Museo Storia Naturale a Calci, Pisa
7,2 min readPublished On: 20 Marzo, 2023

Per chi non avesse ancora letto il nostro precedente articolo sulla visita alla monumentale Certosa di Calci, qui sotto proponiamo una breve “intro” per spalancare la porta delle nostre emozioni all’altra meraviglia ospitata fra le mura della Certosa, ovvero il Museo Nazionale di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

Si tratta di un’eccellenza museale unica in Italia, che,come un diamante purissimo, ha infinite sfaccettature culturali di cui alcune di importanza mondiale. Ecco il motivo per cui i nostri passi dovranno affrontare un percorso talmente vasto e poliedrico, tale da dover dividere tutto l’articolo in tre parti specifiche, delle quali questa è la prima.

Introduzione al museo di Storia Naturale a Calci, Pisa

Museo di Storia Naturale, Calci - Pisa

Ricordiamo che la Certosa di Pisa a Calci fu fondata nel 1366 da uno sparuto gruppo di certosini, il complesso fu successivamente ampliato tra il XVII e il XVIII secolo e si presenta oggi come uno splendido monumento barocco inserito in un contesto paesaggistico fortemente suggestivo, la Val Graziosa.

Nel 1972 la Certosa, abbandonata dai pochi monaci rimasti, divenne Museo Nazionale, mentre nel 1979 la parte occidentale del complesso fu concessa in uso perpetuo e gratuito all’Università di Pisa, che vi trasferì il Museo di Storia Naturale, da allora ampliato, arricchito e rinnovato.

Oggigiorno è quindi possibile visitare due eccellenze museali entrambe racchiuse all’interno delle mura certosine: Il Museo Nazionale della Certosa e, appunto, il Museo di Storia Naturale che iniziamo a visitare oggi. Le due istituzioni sono nate in tempi diversi, appartengono a due enti pubblici diversi, sono collocate in parti ben distinte del complesso e hanno ovviamente due diversi profili culturali.

Ma ciò che impressiona è l’amalgama che si percepisce seppur tra le diverse impronte, che solo apparentemente possono sembrare così lontani fra essi, ma che riescono ad intrecciarsi idealmente, creando un unico affascinante effetto all’interno del maestoso edificio che li custodisce.

Il percorso di visita del Museo di Storia Naturale si snoda all’interno della Certosa nei locali più “umili”, quelli utilizzati dai monaci conversi nei lavori quotidiani: cantine, magazzini, frantoio, falegnameria, fienile e così via, salvo poi ampliarsi in tutto il lato ovest.

La stessa biglietteria è ospitata in uno dei locali di torchiatura, presumibilmente delle erbe e dei frutti, visto che si trova a ridosso della ex farmacia e data la presenza di due grossi torchi in legno molto antichi, collegati ad un colatoio in pietra che a sua volta versava i liquidi ottenuti in appositi contenitori. Considerato che la conoscenza delle erbe e di altri prodotti naturali era la base della medicina ufficiale del Medioevo, è da credere che la Certosa fosse capace di creare notevoli produzioni di preparati erboristici.

Alla sinistra della biglietteria ci sono due vetrine che presentano oggetti appartenenti al Paleolitico e rinvenuti negli scavi effettuati nei Monti pisani: strumenti di caccia e di offesa, vasellame in terracotta ed altri piccoli oggetti in pietra ed osso risalenti ad un periodo lunghissimo che parte dal 15.000 a.C. sino al 6.000 a.C.

Cosa si trova al Museo di Storia Naturale a Calci?

Mentre proseguiamo una guida ci informa che i locali ad uso gratuito ed a tempo illimitato donati dalla Certosa all’Università di Pisa, riprendono oggi nuova vita ospitando le prestigiose collezioni del Museo, frutto di quasi 500 anni di storia.

Si tratta di collezioni uniche per importanza storica e scientifica, che comprendono reperti di zoologia, paleontologia e mineralogia, oltre agli animali vivi ospitati nel più grande Acquario d’acqua dolce d’Italia ed alla suggestiva esposizione delle riproduzioni di animali fantastici e mitologici denominata Mythos, talmente ben fatti da sembrare reali.

La presenza dei due Musei all’interno del complesso della Certosa ne fanno certamente una realtà unica nel panorama nazionale, un luogo d’eccezione dove stupore e incanto si mescolano a scienza, storia, arte e natura.

Il Museo di Storia Naturale è fra i più antichi al mondo, e venne istituito verso la fine del XVI secolo. Il Museo conserva e valorizza le proprie collezioni, organizza e sostiene piani di studio e di ricerca, in collaborazione con i dipartimenti universitari e altri enti nazionali e internazionali, curando attività didattiche.

Tuttavia per noi la visita al Museo di Storia Naturale ha rappresentato anche una girandola di emozioni, di sensazioni vive e stimolanti, costellate da desideri sempre più profondi di conoscere, di capire, di vivere le situazioni che qui sono rappresentate, probabilmente con gli occhi del bambino curioso ed il cuore dello scienziato.

Gli Acquari di acqua dolce dal mondo

L'acquario, Museo di Storia Naturale di Calci, Pisa

Si può iniziare la visita al museo da diversi itinerari, noi abbiamo scelto di partire attraversando il magnifico prato verde che separa la biglietteria dal corpo della Certosa di Calci, visitando subito il grande acquario di pesci di acqua dolce provenienti da ogni angolo del pianeta, talmente ricco di specie da essere riconosciuto come il più importante museo ittico di acqua dolce del mondo.

La visita si snoda fra antiche stanze e corridoi, probabilmente dedicate alle cantine; infatti la struttura dei locali sembrerebbe confermare la vocazione allo stoccaggio di fusti e botti. Il luogo è poco illuminato, forse per creare una maggiore suggestione od anche per non eccitare troppo i pesci ospitati nelle innumerevoli vasche vetrate, che si susseguono presentando le più svariate e bizzarre specie ittiche fluviali e lacustri.

E’ un percorso suddiviso per aree continentali: Americhe, Asia, Oceania, Africa ed Europa sono rappresentate da pesci rarissimi con le proprie caratteristiche biologiche.

Ci sono esemplari che portano evidenti segni della propria specializzazione evoluta nei secoli: una bocca prominente fornita di denti aguzzi come pugnali, oppure una pinna dorsale che si unisce alla coda per offrire maggiore velocità e stabilità ad un corpo già affusolato.

Pigmentazioni e striature della pelle diverse per attuare mimetismi a seconda del proprio areale, oppure dimensioni imponenti per un abitante di un fiume o di un lago, ma che tuttavia si nutre di plancton o di minuscole particelle sospese nell’acqua. Queste ed altre sono solo alcune delle caratteristiche che si possono ammirare in queste vasche.

Si resta estasiati di fronte a tanta diversità nel mentre tentiamo di comprendere le darwiniane teorie evoluzionistiche delle specie animali che compaiono davanti ai nostri occhi.

Mythos, la collezione di creature fantastiche

Mythos, Museo di Storia Naturale di Calci, Pisa

Proseguiamo nel nostro percorso, abbandonando questo meraviglioso mondo acquatico per avventurarci nell’attiguo mondo degli animali fantastici e mitologici, chiamato Mythos.

Si tratta di una esposizione, purtroppo temporanea che è terminata a fine Gennaio 2023, ma ci hanno assicurato che sarà ripresentata nuovamente in futuro.

Mythos nasce per collezionare le creature fantastiche più comuni, dai miti del mondo classico alle divinità dell’antico Egitto, fino alle credenze popolari che si perdono nel tempo, le creature misteriose e i mostri affascinanti che da sempre popolano il nostro immaginario.

Creature come la Sfinge, oppure divinità egizie dalle teste di animali, il Minotauro, la Gorgona, la Idra, Pegaso, Cerbero, l’araba Fenice, l’Unicorno, il Fauno, la Chimera e un Drago lungo ben 13 metri sono solo alcuni degli oltre 30 soggetti mitologici esposti, fedelmente ricostruiti sulla base dei racconti di poeti, storici e naturalisti dell’antichità.

Proprio il Drago fa da anello di congiunzione fra il mondo mitologico ed personaggi più terrificanti della fantasia popolare, idealmente assai comuni nei loro aspetti terrificanti.

Licantropi, Vampiri, Arpie, lo Yeti, Ragni giganteschi, queste ed altre orrende figure riprendono vita in spettacolari ricostruzioni create con tecniche di scultura e tassidermia, per farci tornare bambini ed accompagnarci in un magico viaggio nel meraviglioso mondo fatto di fantasia “mostruosa” tuttavia incredibilmente affascinante.

L’esposizione, arricchita da spettacolari giochi di luci, e da scenografie e videoproiezioni originali accompagnate da effetti sonori pulsanti di pathos, si sviluppa su di un percorso estremamente suggestivo, ovvero nei locali più antichi della Certosa di Calci, degni anch’essi di un attento e profondo interesse storico ed architettonico.

Adesso ripercorriamo all’inverso i nostri passi, usciamo stracolmi di stupore e di meraviglia per ciò che abbiamo appena scoperto, trovandoci faccia a faccia con i mostri della nostra infanzia o con le figure mitologiche che abbiamo imparato a conoscere.

Un’emozione insuperabile, che risveglia quella nostra di bambini. Attraversiamo nuovamente questo suggestivo prato verde, ritorniamo alla luce dopo l’immersione tra la semioscurità dei locali e le luci ad effetto che illuminano le scene, per raggiungere gli ulteriori itinerari disseminati in altri locali della Certosa, proseguendo la nostra visita al Museo di Storia Naturale, assetati sempre più di meravigliosa conoscenza.

E proprio qui, sul bordo di questo magnifico prato ed in procinto di entrare a scoprire nuovi mondi di questo affascinante Museo, concludiamo la prima parte della nostra visita, ma come promesso c’è ancora davvero tantissimo da conoscere e da entusiasmarci.

Per maggiori informazioni su orari, tariffe ed esposizioni puoi visitare il sito ufficiale del Museo di Storia Naturale a Calci, Pisa cliccando questo link.

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